Una settimana della moda, quella milanese, all’insegna della ripresa.
Numeri positivi, ordini in aumento e buyer soddisfatti. E Milano torna ai tempi d’oro.
Eh sì, questi i titoli che hanno trionfato su pagine e copertine di quotidiani e giornali, in servizi glam e chic andati in onda nella scatola magica a colori e ovviamente hanno tappezzato il mondo del web.
La moda ha rubato la scena a qualsivoglia genere di notizia e calcato la passerella per una settimana intera con un calendario fitto fitto di appuntamenti, tornato regolare dopo i numerosi dispetti della tanto "amata" Anna W.
E con un sorriso bianco smagliante la macchina del fashion business parla di futuro e speranza per il made in Italy, ripresa e successo.
Tutti gli addetti ai lavori sembrano appagati e compiaciuti. Pr, fotografi, stilisti, giornalisti, stylist tutti fiduciosi, sorridenti e "meravigliosi."
Sarà vero? La diabolica crisi è passata?
Bah.Sono perplessa.
Le sicurezze sono state altre.
No a grassi e carboidrati per sette giorni, anche se firmati Chanel.
Sì a party, presentazioni, aperitivi e a tutte quelle occasioni mondane dove si può bere gratis e incontrare gente “giusta”.
MOOD: stato confusionale e ricerca febbrile di liste e inviti.
Il popolo del fashion è balzato, da una aperitivo ultra cool ad una festa super chic. Nel solito delizioso giro di valzer il dilemma è stato sempre lo stesso. Cosa mettere al party più fico del mondo? E oggi più che mai, l’outfit da manuale, è quello che nota e quindi fotografa uno come Ivan Rodic o The Sart. Eh vabbeh almeno un blogger o un cacciatore di volti. I nuovi "guru dello stile".
In ogni fashion week il "nuovo" fenomeno, e ormai già vecchio, è lo stesso. La scena si ripete. Una corsa accecante alla mise perfetta da scatto. Mix di abiti e accessori arditi dall’allure circense nel tentativo di farsi notare e perché no, cosa ben più importante FOTOGRAFARE.
Beh polemiche a parte, speriamo in un bilancio reale positivo e un pizzico più roseo per il fashion system e non solo.
La mia sarà solo una vena malinconica a causa dall’astinenza forzata da nicotina, che mi rende isterica e poco obiettiva, ma vorrei solo un breve ritorno all’eleganza e al rigore di tempi ormai dimenticati e lontani. Quando non farsi notare significava essere raffinati, ricercati e assolutamente favolosi. Quando il glam era fatto da dettagli velati e la bellezza era distratta e nascosta.
Licia Bonesi