Oggi è martedì e scrive Licia
Sulle note di “New Shoes” di Paolo Nutini. Non esiste brano più azzeccato per il post di oggi.
Amate, bramate e gelosamente conservate.
L’oggetto del desiderio per eccellenza.
Non sono mai abbastanza. Sì perché nella nostra testa non bastano mai. In particolar modo nella mia di testa.
Per me funziona così ogni dannatissima volta.
M’innamoro e le sposo. E parte la mia dichiarazione d’amore “SI LE VOGLIO”.
Mi serviva anche quell’ennesimo paio, che è simile a quello acquistato il mese precedente, ma grazie ad una serie infinita di scuse e mezzucci di bassa lega cerco di autoconvincermi del contrario. E basta poco, credetemi. M’invento qualsiasi cosa. Il discorso in terza persona è d’obbligo. Licia il tacco è completamente diverso, il pellame è fantastico, queste nonostante il tacco 15 sono comodissime, sarà come avere le ali ai piedi e poi ti slanciano e vogliamo parlare di quel colore, sembra fatto apposta per quel vestitino anni 40 che hai appena ritirato da Cavalli e Nastri. Comprale, comprale, comprale, comprale. Sono perfette. Ti servono. Devi averle.
Eccola la mia droga. La mia più grande ossessione. Il mio ottavo vizio capitale. Scarpe. Stramaledette scarpe.
E poi loro sono meglio di qualsiasi spremuta d’arancia o bicchiere di vino. Sono al tempo stesso un concentrato di vitamine ed endorfine. Capaci di cambiare le sorti anche della giornata più nera. Una strisciata di carta che dura due secondi e un quarto di stipendio e via con un sorriso smagliante.
Sono amanti passionali e fedeli confidenti.
E io vi ringrazio amiche mie.
“Io vi ringrazio, ali nei piedi
Grazie nei parchi e nei marciapiedi
Grazie nei fiumi e nelle spiagge
Io vi ringrazio, ali selvagge
Mi fate spazio, mi fate strada
Io vi ringrazio, ovunque vada
Che siate a terra, che siate in giro
Sempre vi guardo, sempre vi ammiro
Ma adesso non vi guardo più
Oppure inciampo e cado giù.”
Ahhhhhhhhhhhhhh e a me capita spesso. Bionda e distratta. Ma che ci devo fare per voi questo ed altro. I love SHOES. Vi amo tutte. Così come siete. Alte, basse, scomode, pericolanti, deliziose, strette e favolose.
In questi giorni a Milano -come ben sapete- sono le protagoniste indiscusse della città grazie al Micam. Andate a curiosare tra gli stand c’è da perdere la testa.
Licia Bonesi
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