martedì 10 maggio 2011

IL FILO ROSSO DEL TRAPEZISTA

Oggi è martedì e scrive Licia

“Il circo è un mondo opaco, tanto affascinante quanto misterioso, del quale si conosce davvero poco.”


Pensando a questo contenitore delle meraviglie nella mia testa parte immediatamente Island Blues dei Koop.







“Il circo non vende e non promette nessuna meraviglia utile. Il vero miracolo è l’accadimento stesso del prodigio. Il circo non migliora la vita futura, non guarisce, non promette felicità rimandate; assicura invece un divertimento tutto presente, il cui piacere è nell’ammirazione pura dell’esibizione, della bravura tecnica che la permette e del rischio che le è compagno.”



Il circo ha attratto folle strabocchevoli di spettatori.

Uno spettacolo itinerante fatto di una vita non autorizzata. Contaminato da antiche tradizioni. I costumi luccicanti di lustrini, ma severi nelle linee elegantissime e rigorose, hanno contagiato la moda del settecento e ottocento. 
Federico Fellini narra di quando, da bambino, una mattina si affacciò alla finestra e al posto di un piazzale desolato scoprì un mondo di colori, musica, umanità.
Uno show irriverente, che ha affascinato e meravigliato con i suoi carrozzoni, le luci, i clowns, i salti dei volanti, il ruggito delle fiere, le anime fanciullesche di tutto il mondo.
Magico e misterioso. Decadente e malinconico.

Sono terribilmente incuriosita e sedotta da questo tendone bizzarro, che racchiude stravaganti universi e vi suggerisco uno spettacolo, a Milano, super interessante. Donka una lettera a Cechov. Al piccolo di Brera.
Per una manciata di minuti il circo vi entra nell’anima. Senza farsi gioco di voi. Vi regala un istante d’evasione. E poi tra brillantini, trucco sfatto e po’ di fumo se ne andrà girovagando, come sempre, di città in città.

Buon martedì anime circensi

Vi saluto con la mia rockstar - dei tempi moderni - preferita. Moira. La Regina.

Licia Bonesi

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