martedì 8 giugno 2010

LA TERRA DEL FUTURO

"La rivoluzione non è un pranzo di gala, non è una festa letteraria, non è un disegno o un ricamo, non si può fare con tanta eleganza, con tanta serenità e delicatezza, con tanta grazia o cortesia, la rivoluzione è un atto di violenza". E lo sapeva bene Mao Tse Tung soprannominato il grande comandante supremo. Alla guida "della terra dei dragoni" fino al 1979.
"Un lungo cammino, inizia sempre con un piccolo passo."E di passi la Cina ne ha fatti tanti. Passi da gigante.

Sono lontani quei tempi in cui i lavoratori si confondevano l'un l'altro in anonime tute blu.



In cui le biciclette popolavano le piste d'atterraggio nei piccoli aeroporti orientali.




Al loro posto sorgono imponenti costruzioni futuriste, treni capaci di raggiungere i 480 chilometri orari. Ponti che collegano e sovrastano il mare estendendosi per oltre 30 chilometri.
Accanto alle piccole e modeste case classiche, ormai poche e decadenti, si innalzano spavaldi e lussureggianti i nuovi giganti d'acciaio.




Sono ormai rari gli angoli di paradiso tradizionali, profumati di storia e antiche leggende. Ma armati di tempo e curiosità si possono ancora scovare qua e là.








La Cina delle contraddizioni e delle esagerazioni.
La terra del futuro e delle possibilità.
Tra gente che passeggia per strada in pigiama e sfarzosi cocktail party al 59piano di un elegante grattacielo. Con uno skyline mozzafiato.










Mao diceva " Il sole sorge sempre quando la notte è buia" e un grande fascio di luce abbaglia e illumina la perla d'oriente. E' Shanghai, che ospita in questo periodo la World Expo. Fiera, affascinante e presuntuosa ostenta la sua potenza al mondo intero.




Cinque anni di lavoro. Più di 58 i miliardi di dollari stanziati per la realizzazione dell'evento. 241 le nazioni e le organizzazioni internazionali coinvolte. Oltre 80 i milioni di visitatori previsti. Shanghai si innalza ad ombelico del mondo per 184 giorni. Cosmopolita. Dinamica. Moderna.

E' dunque arrivato il momento di abbracciare un cheongsam - tradizionale abito cinese - prendere in affitto un dragone, armarsi di fiori di soia e chicchi di riso e volare nella città della seta.
Signori e Signore It's Shanghai time. La megalopoli del futuro.

Licia Bonesi

Le preziose fotografie sono di Massimo B.

1 commento:

  1. Non conoscevo questo blog, molto interessante direi! Io sono stata a Shanghai l'anno scorso e devo dire che è proprio la città delle contraddizioni! Tempi antichi gremiti di fedeli con l'incenso e i nastri rossi da legare ai bonsai e grattacieli stupendi dove si scorgono appartamenti ultramoderni degni di AD. Non vedo l'ora di tornare in Asia, ma la prossima volta Thailandia e Cambogia.

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