martedì 19 ottobre 2010

DA-LI' a LA'. In coda aspettando il sogno.

“Non aver paura della perfezione. Non la raggiungerai mai.”
Così sentenziava Mr Dalì.
Artista bizzarro. Stravagante e Surreale.
Amante passionale dell’eccesso e del lusso.


Io la perfezione non la voglio di certo raggiungere.
A parte esserci distante anni luce, trovo che sia tremendamente noiosa. Per questo non ho paura.



"A sei anni volevo essere una cuoca. A sette anni Napoleone. Da allora, la mia ambizione non ha cessato di crescere come le dimensioni della mia pazzia". -La vita segreta di Salvador Dalì", 1942-

Eclettico provocatore.
Adoro questi uomini folli e visionari. Curiosi e ossessivi.
Mi ricorda Gabriele D’Annunzio del quale ho visitato la “modesta” dimora poco tempo fa. Se non avete ancora ammirato il Vittoriale degli Italiani, correte. E’ bello da far girare la testa. Pieno di segreti e misteri d’autore.
Mi piace ricordarli come due precursori del divismo.
Rockstars ante litteram.

Salvador Dalì uno dei più grandi pittori del 20esimo secolo ha avuto un intenso rapporto anche con la nostra cara moda.
Numerose le creazioni e le contaminazioni.
Nel 1935 è stato ingaggiato da Elsa Schiapparelli. Famoso l’abito bianco sul quale era stampata un’aragosta gigante.
Continuano le sue collaborazioni “à la page”. Celebri i cappelli a forma di scarpa e le cinture a forma di labbra rosse.
Nel 1950 con Christian Dior creò un abito denominato “abito per l’anno 2045”.




Anche oggi come ieri la forza di Dalì è capace di influenzare intere collezioni. Molti gli stilisti sedotti dal fascino del maestro e dalla sua infinita fantasia.

Per la cronaca, qualche mese fa Lady Gaga ha forse reso omaggio alla Schiapparelli e a Dalì scegliendo come copricapo una luccicante aragosta.




Dopo 50 anni l’egocentrico visionario è tornato. A Milano, nella splendida cornice di Palazzo Reale, fino al 30 Gennaio va in scena “Il sogno si avvicina”.
Questo il titolo della mostra sul pittore, scultore e artista spagnolo, che ha rivoluzionato il concetto di Surrealismo.
Ad attenderlo centinaia di persone. Una coda interminabile sotto la pioggia insistente.
Ore di attesa per ammirare il genio.

Era domenica e complice il freddo e la fame (sempre a causa della mancanza di nicotina il mio appetito deve essere soddisfatto ogni 30 minuti circa) ho declinato l’appuntamento. Un piccolo tradimento a favore di Cattelan. Ma la curiosità per Salvador sarà soddisfatta questa settimana.
Ancora una volta è Monsieur Dalì al centro dell’attenzione.
Sono sicura che adesso starà ridacchiando felice sotto i suoi lunghissimi baffi, godendosi il suo "funeral party da sogno".







Licia Bonesi

lunedì 18 ottobre 2010

JUST SPAGHETTI ATTITUDE (love it)

Madonna per Dolce e Gabbana

una delle creazioni della surreale collezione firmata Robert Tabor


dal calendario Lavazza, gli scatti sono di Annie Leibovitz



la mostra collettiva dedicata alla grafica italiana, Spaghetti Grafica 2, presentata al Triennale Design Museum di Milano.


dal film Disney Lilly e il Vagabondo



continua...

marianna di tommaso

domenica 17 ottobre 2010

VIVA RADIO by American Apparel - get into the cosmic groove




venerdì sera ero da American Apparel con Blueyes. ad un certo punto ci siamo resi conto che stavamo ascoltando una musica troppo figa. mi sembrava di essere in uno store dell'east village a New York. così sono andata dal commesso a chiedere cosa diavolo fosse. e ho scoperto che

Viva Radio Brooklin - una delle radio internet più famose degli States - è la radio ufficiale di American Apparel. roba giusta tipo: Black Lips, King Khan, Dandy Warhols, Jay Reatard, Sebastien Tellier e compagnia bella.


poi
se come me, siete un pò scarsi in materia ma avete l'orecchio non del tutto instupidito dalle radio commerciali, è la radio che stavate ceercando. ogni brano riporta titolo e autore. potete scegliere il programma live, uno qualsiasi della settimana oppure Vivamix, una specie del meglio di dalla lista dei contributor.

figo no?


e fatemi sapere :)


marianna di tommaso

giovedì 14 ottobre 2010

SUPER BARBERA

CIAO RAGAZZI QUI SOTTO VEDETE L'ARTICOLO CHE AVEVO SCRITTO PER LA MOSTRA THINK TANK. IL MIO AMICISSIMO MARCO APRILE HA GIRATO IL VIDEO DELLA MOSTRA. NON PERDETEVELO!!!




serata in onore di Alessandro Minoggi (ve lo dicevo io), copertina di REPUBBLICA - tuttoMilano -
bevendo vino SUPERBARBERA 16gradi
mangiando gelato
ascoltando Immanuel Casto

ilMinoggi con la sua opera



il Q nella nebbia
la spaghettina cinese...

Speghetti con Orson...

Spaghetti Fashion con ilQ quello di domani smetto ...

Lilly e il Vagabondo

domani sera tutti alla mostra !!!

marianna di tommaso
licia bonesi
alessandro q ferrari
alessandro minoggi
@ticinese,mi


domenica 3 ottobre 2010

Pittore, pubblicitario, musicista, imbianchino e qualcosa che ancora non ha in mente. SE FOSSE UN ANIMALE, SAREBBE IL PINGUINO DEL SOGNO DI FIGHT CLUB



perchè ci sono quelli che vogliono solo far i Soldi, a tutti i costi. quelli che si accontentano e fanno un lavoro triste. quelli che non vogliono e non sanno fare niente puntoebasta. quelli che tanto la vita è tutto un compromesso. e poi ci sono quelli che il lavoro è il mezzo col quale sbattere fuori tutto quello che hai nella pancia, l'Opportunità di dire al mondo: ecco a me piace fare questo, io sono questo e fanculo a chi pensa solo ai soldi. a chi fa un lavoro che infondo non gli piace. a chi non ha voglia di far niente. ai senzapalle de la vita è tutto un compromesso.





"sono felice di essere un tuo amico sai? perchè pur essendo una delle donne più eleganti che io conosca, posso parlare con te come se fossi uno scaricatore di porto"

dopo avermi detto questa cosa e avermi comprato una rosa rossa da un ex spacciatore di sigarette di contrabbando impazzito, non potevo che dedicargli uno spazio tutto suo su spaghetti. che poi a dirla tutta LUI è il genio che ci ha fotografate, quindi visto che spesso ci fanno i complimenti per la nostra funnyfoto, beh sappiate che il merito è soprattutto di Alessando Minoggi.

la prima volta che ci siamo conosciuti - grazie al Q e con il Q - abbiamo finito col fare le 2 del mattino alle colonne di San Lorenzo. tasso alcolico n.c. (non calcolabile)

la seconda volta, siamo finiti al frizzi e lazzi a bere ciupiti con la spaghettina bionda e poi al magnolia a bere schifezze. tasso alcolico: n.c.

in tutto ciò ho scoperto che ilMinoggi oltre ad essere un buon compagno di seratesfascio è anche un artista di talento.


IO SONO
tutto fuorchè ciò che si pensa di me, a meno che non si rinunci a capirmi.

I MIEI DIPINTI

sono imperfetti, e sono buoni nella misura in cui il difetto si manifesta, il resto si concentra banalmente in una bellezza che mi interessa meno.

NIENTE MI ISPIRA COME
l'amore delle cose, dei dettagli sbagliati, di ciò che è sotto gli occhi di tutti ma guarda me, come dettaglio sbagliato in eguale misura e bellezza.

IL GIORNO PIU' FELICE DELLA MIA VITA
è un traguardo che non voglio raggiungere. vaffanculo ai traguardi, fanculo il finale, meglio i dialoghi.

MILANO E'
la terra sotto i piedi e la malinconia della gente, i sorrisi che regalo e il sarcasmo da far subire.

UNA COSA CHE MI FA DAVVERO INCAZZARE
l'ipocrisia manifesta e chi gioca con il cuore degli altri nella vana speranza di salvare se stesso.

VAFFANCULO A

le cose gratuitamente brutte e chi è convinto di governare.

GRAZIE A
tutti quelli che ridono e mi baciano sotto la pioggia.

SOGNO SEMPRE DI
non dovermi preoccupare di farlo, di addormentarmi ridendo e svegliarmi senza sveglie. e di svegliarmi in un mondo senza telefoni.


(in questa foto Alessandro Minoggi)

(io e ale)


marianna di tommaso

mercoledì 29 settembre 2010

FW ALL'ITALIANA




Una settimana della moda, quella milanese, all’insegna della ripresa.
Numeri positivi, ordini in aumento e buyer soddisfatti.
E Milano torna ai tempi d’oro.
Eh sì, questi i titoli che hanno trionfato su pagine e copertine di quotidiani e giornali, in servizi glam e chic andati in onda nella scatola magica a colori e ovviamente hanno tappezzato il mondo del web.
La moda ha rubato la scena a qualsivoglia genere di notizia e calcato la passerella per una settimana intera con un calendario fitto fitto di appuntamenti, tornato regolare dopo i numerosi dispetti della tanto "amata" Anna W.
E con un sorriso bianco smagliante la macchina del fashion business parla di futuro e speranza per il made in Italy, ripresa e successo.
Tutti gli addetti ai lavori sembrano appagati e compiaciuti. Pr, fotografi, stilisti, giornalisti, stylist tutti fiduciosi, sorridenti e "meravigliosi."

Sarà vero? La diabolica crisi è passata?
Bah.Sono perplessa.

Le sicurezze sono state altre.
No a grassi e carboidrati per sette giorni, anche se firmati Chanel.




a party, presentazioni, aperitivi e a tutte quelle occasioni mondane dove si può bere gratis e incontrare gente “giusta”.

MOOD: stato confusionale e ricerca febbrile di liste e inviti.

Il popolo del fashion è balzato, da una aperitivo ultra cool ad una festa super chic. Nel solito delizioso giro di valzer il dilemma è stato sempre lo stesso.
Cosa mettere al party più fico del mondo? E oggi più che mai, l’outfit da manuale, è quello che nota e quindi fotografa uno come Ivan Rodic o The Sart. Eh vabbeh almeno un blogger o un cacciatore di volti. I nuovi "guru dello stile".


In ogni fashion week il "nuovo" fenomeno, e ormai già vecchio, è lo stesso. La scena si ripete. Una corsa accecante alla mise perfetta da scatto. Mix di abiti e accessori arditi dall’allure circense nel tentativo di farsi notare e perché no, cosa ben più importante FOTOGRAFARE.

Beh polemiche a parte, speriamo in un bilancio reale positivo e un pizzico più roseo per il fashion system e non solo.

La mia sarà solo una vena malinconica a causa dall’astinenza forzata da nicotina, che mi rende isterica e poco obiettiva, ma vorrei solo un breve ritorno all’eleganza e al rigore di tempi ormai dimenticati e lontani. Quando non farsi notare significava essere raffinati, ricercati e assolutamente favolosi. Quando il glam era fatto da dettagli velati e la bellezza era distratta e nascosta.






Licia Bonesi

TUCA TUCA TUCA@MFW




voglio raccontarvi un aneddoto. lo faccio, così mi sfogo perchè mi è rimasto di traverso nella pancia.
luogo: backstage della sfilata di Aquilano Rimondi. Milano fashion week.
personaggi: stilisti, pr, giornalisti, operatori, fotografi, trucco e parrucco.
azione: tutti i giornalisti sono in fila per le interviste ai due stilisti. ad un certo punto veniamo invitati ad indietreggiare. ci incastriamo come sardine, "cosa succede?" ci chiediamo. una voce: "Arriva, arriva la Wintour"; un cameraman alle prime armi risponde: "eh chi cazzo è la Wintour?". io mi godo la scena con la mia amica.




"shhh shhhh shhhh... state zitti, fate silenzio", ci intimano gli organizzatori.
"state indietro per favore", ci intimano quelli della security.
insomma, arriva Anna. la Carrà versione americana, per chi non la conoscesse.
morale: non ho mai visto, MAI, tanta sudditanza. perchè miei cari lei è Anna Wintour e NOI NON SIAMO UN CAZZO.




e comunque io preferisco la Carrà.... ;-)

marianna di tommaso

sabato 25 settembre 2010

ARIDAGLIE!!!




venerdì 17 settembre 2010

RIFLESSIONI DI UN VENERDI' 17 PER INAUGURARE COL BOTTO LA LONDON FASHION WEEK


La moda è la raffinatezza che corre davanti alla volgarità e teme di essere sorpassata. o meglio riflessioni sul perchè la moda non fa lo stile. vedo gente mettersi addosso stracci ed essere fascinosa che non gli staccherei gli occhi di dosso. vedo gente spendere un patrimonio nel vestire e risultare ridicola. la crisi internazionale da una parte e i nuovi ricchi dall'altra. quelli che arrivare a fine mese è una fatica di ercole e quelli che se non è pomposo come il vestito di Luigi 14 non fa per loro. da che parte andare? sempre verso se stessi direi. la spinta alla coerenza esercitata dai sistemi socio-culturali è tanto forte, che solo in alcune circostanze è possibile sottrarsi a questi vincoli normativi. IO VOGLIO ESSERE INCOERENTE. parlo del caos, opposto al kosmos (l'ordine), parlo della liberazione delle potenzialità di ciascuno di: conoscenza, sentimento, violazione, creatività. parlo della possibilità di sottrarsi, almeno per qualche momento nella vita, alla necessità di occupare uno status, impersonare un ruolo, appartenere a qualche entità collettiva. parlo di una sorta di limbo in cui essere solo ciò che si è: tutto e il contrario di tutto.

marianna di tommaso

sabato 11 settembre 2010

SPAGHETTI FASHION FOR BULGARI AND SALMOIRAGHI & VIGANO'





marianna di tommaso