lunedì 21 marzo 2011

BIANCO ROSSO E VERDISSIMO

oggi è lunedì e scrive Marianna (e che culo direte voi)

amici, io non so nelle vostre città, ma a Milano in occasione del compleanno della nostra bella Italia, solo 150 anni lo scorso 17 marzo, la gente ha dato di matto, più del solito. sono stati tutti presi dalla cosiddetta "sindrome da tricolore". guardate cosa è successo a questo povero ragazzo ;-)


scherzi a parte, Edorardo Calcagno, un mio collega di Class News, è stilosissimo nella sua mise patriottica. non poteva che essere postato qui, anche perchè cari miei un inno all'Italia più del nostro blog "Spaghetti fashion" non lo so immaginare... allora Viva l'Italia e viva il tricolore.















grazie Edo per queste chicche meravigliose. (sorriso)



buona settimana a tutti italianiiiiii!

marianna di tommaso

venerdì 18 marzo 2011

BENTORNATI A SPAGHETTI SSSFASHION

la nostra rubrica del weekend, dedicata al peggio della settimana visto, sentito e letto nei media.


Grazie a Marco Mazzei abbiamo scoperto questa meravigliosa intervista. Check it out!


http://vimeo.com/marmaz/intervistabionda


Buon divertimento e buon weekend a tutti.




Spaghetti Fashion

giovedì 17 marzo 2011

"OK, ORA SPOGLIATI CHE TI DO UN'OCCHIATINA ... BELLO ,INTANTO L'OCCHIATINA GLIELA DAI A TUA SORELLA!!!"

Oggi è giovedì e scrive Erica


Staaack
“Cos’è stato ???
“No nulla tranquilla ..”
“Come tranquilla?”

Stooock
“Oddio!? Ma cos’è?!”
”Non farci caso, rilassati davvero …”
“Ma come faccio a rilassarmi con questi rumori?”

Steeeeeck
“Ma, sono io?!”
“Ehm si …”
“Come si???”
“Eh qualche vertebra della schiena.. davvero non ci pensare, è solo un nuovo tipo di massaggio...”
“??????????”


Tranquilli!
Ripeto: state tutti tranquilli!
Non si tratta di nessun strano numero erotico tra me ed un mio eventuale amante focoso… (purtroppo!)
.. nè di nessun strano sogno causa cena pesante della sera prima (come potrebbe sembrare dal rinoceronte sopra!) 
… è solo l’ultimo dialogo avuto con il mio fisioterapista/steopata/massaggiatore (a seconda di quello che fa più chic dire in giro..) o meglio … letteralmente: “colui che mi sistema quando rimango bloccata con la schiena”.
Ah santo uomo!!!

Oddio tanto santo all’inizio mica mi era parso!
Pensate che la prima volta in studio da lui, dopo un breve dialogo conoscitivo mi ha detto: “Ok ora spogliati che ti do un’occhiatina!”
Emh... Bello…intanto l’occhiatina gliela dai a tua sorella!
E poi vacci piano con l’occhiatina: ti do due cartoni che al posto degli occhi ti rimangono due cerchi nero-antracite, che l’ultimo esemplare di panda in Cina se li sogna!!!”

Ma ormai siamo entrati in confidenza, sa come porsi e soprattutto come deve chiedermi le cose!
E credo inoltre abbia capito che tra tutte le pazienti da lui seguite, io sia la più nervosa in assoluto!
Ma non lo sono di natura giuro!

Lo so lo so: dovrei prendere spunto dai suggerimenti di Marianna con le sue fughe verso luoghi magici, da Licia con la sua tenda da campeggio fluttuante e da Alessandra con i suoi brunch... dovrei in qualche modo trovare una maniera di rilassarmi...ma proprio non ci riesco!!

Sarà colpa del cambio di stagione ... o del non cambio di stagione!
(Si perchè l'avete visto voi? Dall'inverno si è passati all'autunno e dall'autunno di nuovo all'inverno ... la primavera ce la siamo persa e l'estate non è stata manco contemplata??Unica cosa certa: il diluvio universale perenne!!!!)
Sarà il periodo incasinato tra lavoro, capo insopportabile, marito, figli ... ah no cacchio gli ultimi due non li ho!!! Va beh ...
Saranno i grandi cambiamenti che sto affrontando ... insomma la  mente lucida proprio non ce l'ho!
Lo stress e le tensioni si accumulano, il fisico ne risente ed io mi blocco!!!
E mi blocco nel vero senso della parola!!!
Uffi ma se mi succede così oggi che ho appena 18 anni (....mmh mmh, per l'appunto lunedì compio giusto una primavera in più!) che mi succederà quando arriverò ai 100???
Altro che fisioterapista ... li mi sa che mi toccherà andare a fare il tagliando in carrozzeria ogni settimana!!

Però la speranza è l'ultima a morire giusto?
E poi le eccezzioni ci sono eccome!
Non mi credete?
Guardate la vecchina super snodata qui sotto!
Altro che aspirare alle modelle o alle gnocche in tv, io voglio di diventare proprio così!!!
Merito della danza o del pilates, per me lei è il mio mito!!!


Erica Trincanato




mercoledì 16 marzo 2011

E TU DI CHE BRUNCH SEI?!?

                    
Oggi è mercoledì e scrive Alessandra
        
La prima colazione è un pasto generalmente molto trascurato …un caffè in piedi, un cappuccino di corsa, un cornetto in tre bocconi, o addirittura per alcuni come la sottoscritta, è totalmente irrilevante.



Perché non trasformarla in un momento unico di convivialità e gusto almeno di sabato o domenica, quando la fretta della settimana rimane fuori dalla porta?!


Proprio da qui nasce il concetto di brunch!


Il termine viene dalla combinazione di due parole inglesi: breakfast (prima colazione) e lunch (pranzo).
Una tradizione Newyorkese amata moltissimo anche dagli inglesi e dagli australiani, che il fine settimana tra le 11.30 e le 15.00  si recano fiduciosi alla scoperta del nuovo ristorante più cool.

Questa “grossa colazione” è incredibilmente trasversale dal momento che la si può fare a base di carne per i più affamati, di verdure per chi è vegetariano, di pesce per i palati più raffinati, di frutta per chi deve stare attento alla linea e naturalmente a base di dolci per i più golosi.
Lavoratori, single e famiglie trovano in questa moda importata dagli Stati Uniti una gustosa forma di evasione dai ritmi cittadini.



Una tradizione, questa, che sta prendendo piede anche in Italia, e Milano negli ultimi anni offre una serie di ristoranti dove poter gustare appetitosi piatti un pò lontani dalla tipica cucina italiana, come: Bianco Latte, Buon Gusto, Pic-Nic, Il giardino di Solferino, Exploit e molti altri ancora.

Il mio preferito è in assoluto “California Bakery”, dove infatti tre giorni fa, mi sono trovata con alcune mie amiche per gustare un ottimo brunch domenicale all’insegna della non-dieta!




Siamo arrivate affamate e abbiamo mangiato davvero tanto…club sandwiches, bagels con gamberetti e avocado, hambuger con patatine fritte per poi concludere in bellezza con una fetta di cheesecake con marmellata di fragole…
Siamo riuscite a farci fare i complimenti dai signori del tavolo accanto, increduli nel vedere 4 ragazze mangiare così di gusto senza lasciare nemmeno una briciola nel piatto!



Adoro il brunch!

Alessandra Mazza

martedì 15 marzo 2011

BRUCHI,FARFALLE E DESIGN

Oggi è martedì e scrive Licia

Tema del giorno: vita all’aria aperta.
Leggendo il post di Marianna, mi sono chiesta qual sia il modo migliore per eliminare in un colpo solo tossine, smog e inquinamento appiccicate al mio corpo da troppo troppissimo tempo senza rinchiudermi in un cubo di cemento. Nella mia mente è lampeggiata una scritta amaranto terrificante. CAMPEGGIO.

No, il campeggio no. L’ho sempre odiato, sempre accuratamente evitato.


Sarà stato un trauma infantile dato dalla passione smisurata di mio padre per la montagna e il free climbing.
In
tenera età mi sono avvicinata a questo mondo tanto "incantevole" quanto tremendamente faticoso. Ore e ore di camminata su stradine impervie avvolta in un triste outfit ginnico. Stretto contatto con la natura, bella e incontaminata, che per me equivale ad insetti piccoli, fastidiosi e talvolta velenosi che si infilano ovunque. Sudore sgradevole. Pranzo al sacco consumato fugacemente - per non perdere il passo - su rocce appuntite. Sì, panorama mozzafiato, aria pulita e profumi d’altri tempi, ma l’idea di costruirmi una tenda dove passare la notte seppur sotto le romantiche stelle, mi ha sempre terrorizzato. Corpo steso sul terreno umidiccio e preda ideale per qualsiasi animale selvatico. No, non fa proprio per me. Questo non si chiama relax, ma dolce tortura.
Potrei cambiare idea, solo e se mi proponessero una tenda del genere.





O forse no, che tanto dal bozzolo non esco farfalla ma solo bruco stanco. In conclusione v
oto per SPA e centri benessere per una rigenerante pulzia del corpo e dell’anima.


Buona settimana giovani marmotte.



Licia Bonesi

lunedì 14 marzo 2011

PRIME IDEE DI FUGHE PRIMAVERILI




oggi è lunedì e scrive Marianna.



colonna sonora: "Bocca di Rosa", De Andrè.

ci hanno insegnato che il lavoro nobilita l'uomo. ma io credo che nella nostra società si lavori anche troppo. e non lo dico perchè sono napoletana !(sorriso)! lo dico perchè io in primis per molti anni ho pensato che la felicità derivasse dal tanto fare. poi ho capito che non è proprio così. 
un turista a Napoli vide dodici mendicanti comodamente sdraiati al sole a godersi la bella giornata primaverile, disse che avrebbe dato una lira al più pigro di loro. undici scattarono in piedi proclamando la loro estrema pigrizia. il turista diede la lira al dodicesimo che rimase spaparanzato al sole. il turista doveva essere uno che sapeva il fatto suo.
nei paesi che godono di un clima mediterraneo oziare è un gioco da ragazzi. oziare a milano è una cosa più complessa. ecco perchè è necessario ANDARE...
dove? avrei un suggerimento.

a soli pochi km da Alba (Arba per dirla in dialetto langarolo), a 700m di alitudine. un ralais di campagna chic ed ospitale.
se volete accoppiare relax e scorpacciate, organizzatevi in tempo di fiera!




la sala centrale. incantevole.



uno sguardo fuori dalla tua stanza, avanti a te solo colline, verde e silenzio.


le camere da letto sono una diversa dall'altra. personalmente io preferisco questa, con tanto di vasca e di camino.

il mio outfit: maglione in lana grigio chiaro di ARCHIVIO PRIVATO. gonnnelina fantasia con profili di merletto bianco CUSTO BARCELONA, cappello nero by Genevieve Xhaet, applicazione di fiori di tulle blu e strass colorati TARINA TARANTINO, calza nere WOLFORD, scarpa modello Clarks color tortora di ASTOR FLEXS. 





Dai nostri genitori abbiamo imparato a calcolare quel che l'ozio ci fa perdere, non quello che ci fa guadagnare. Oggi, dobbiamo imparare di nuovo a rilassarci. È un mestiere come un altro; una vocazione, anche.
Paul Morand
, Elogio del riposo
 


ps
grazie a Blueyes per le foto e per avermi fatto scoprire questo incantevole spaccato della nostra bella Italia.


marianna di tommaso







venerdì 11 marzo 2011

tratto da dMARIANNA 

avevo deciso con le spaghette che avrei chiuso questo spazio. tanto è obsoleto visto che adesso ci siamo date un giorno a testa per scrivere, il mio è il lunedì. ma non lo chiudo, ne ho bisogno. io i problemi di spazio me li porto dietro da una vita. ne ho sempre troppo poco e sovente tendo ad invadere quelli altrui. allora facciamo che su spaghetti mi impegnerò ad occupare questo, dmarianna, e quello del lunedì sulla home principale. un'altra ragione per cui non lo faccio è perchè mi annoio, mi annoio di tutto. quindi dovrei andarmene in un altro luogo nella rete a scrivere il mio blog personale
mariannaditommaso.qualcosa, ma mi sembrerebbe un torto. e poi a questo cavolo di blog gli ho dedicato tanto di quel tempo che non posso tradirlo con un altro. quindi me ne sto qua, in questo piccolo posticino che mi sono ricavata e mi sento già un pochino ALTROVE



"io un tempo era semplice, ma ho sprecato tutta l'energia per il ritorno... " genio, genio, genio.
a parte la canzone di Morgan - che dice di me delle cose meglio di come lo farei io - volevo parlavi di un'altra roba, di un libro. e più che del libro tutto, di un capitolo in particolare.

OGNI COSA ALLA SUA STAGIONE di Enzo Bianchi.

questo è il titolo del libro, per chi non lo sapesse Enzo Bianchi è il fondatore della comunità monastica di Bose.
il capitolo che voglio segnalarvi si chiama "Teresina del Muchèt" p21/25  (poi ce n'è anche uno che si chiama Lode al vino, p33/39, ma questa è un'altra storia :-P )

era una donna "selvatica" - arrivava in chiesa quando la messa era già iniziata e se ne andava prima che finisse, in modo da non dover salutare troppa gente - ma era sapiente... la miseria non l'aveva indurita, solo l'aveva resa un pò ruvida, solitaria ma mai assente, nè rabbiosa.
... in quegli anni del dopoguerra c'erano molti uomini che si lasciavano andare a bere fino ad ubriacarsi... ma Teresina esclamava:"Ricordatevi che c'è un Dio pure per i ciùc", per gli ubriaconi.
A volte la sua era un'arguzia che finiva per tessere le lodi del suo modo di vivere: quando sentiva le lamentele delle mogli nei confronti dei propri mariti, esclamava soddisfatta e radiosa:"Chi vuol tutto a suo modo, vive da solo!". Proprio come aveva fatto lei, che aveva deciso di non lavarsi mai, di non sposarsi mai e di starsene da sola, con le sue bestie, a fare formagette vendendole per pagarsi il minimo indispensabile e a coltivare con cura piante aromatiche da donare come profumo gratuito a chi gliele chiedeva.


non è fashion vero? però è bello.
 
marianna di tommaso










giovedì 10 marzo 2011

ABBELLA! CREDICI SI, MA NON TROPPO! CHE DAI TACCHI PUOI CADERE PURE TU!!!

Oggi è giovedì e scrive Erica
 
Prima o poi capita a tutte. Anche alle migliori. E' un dato di fatto.
E' comprovato scientificamente (giuro!) da tutte le donne del mondo.
Non vi è ancora successo? Illuse!! Siete delle illuse!! Capiterà anche a voi!

Vi state interrogando su cosa???
Ma sull'inciampare, scivolare, cadere e nella peggior delle ipotesi precipitare dai tacchi, no?!
Siamo in piena settimana Micam! Svegliaaaaaaa!!
Di cosa stiamo parlando se non di scarpe?!
Pensavate forse al cadere dalle nuvole?!
Come siete scontate!

Vi ricordate cos'è capitato a Carrie...

 ... e come dice lei ".. perchè quando le persone vere cadono nella vita reale, si rimettono in piedi e riprendono a camminare!"

Cadere nel vero senso della parola?!
Ovviamente alla sottoscritta è capitato eccome!?
Lo sapete no: prima sperimento io e poi consiglio tutte voi!
E per la cronaca, quando è capitato a me, non è successo in maniera usuale!
A me piace contraddistinguermi, anche nelle disgrazie ... tutto merito della mia autoironia!

"Era una meravigliosa serata estiva. Pieno centro di Milano. Io con le mie amiche fidate.
Stavamo per salire al roof dell'Hotel Cavalieri (mood della serata molto elegante).. poco prima d'arrivare all'entrata, il mio piede (cazzarola a lui!) ha avuto un arresto molto brusco sulla parte del tacco, ho sentito un peso enorme subito dopo e poi il piede ha toccato terra ... si ma senza il sandalo!
Ho avuto la sensazione di aver combinato qualcosa di grave come il mio solito .. ma non credevo di essere riuscita nell'impensabile: avevo alzato con il tacco la grata del marciapiede, il tacco e la scarpa erano rimasti attaccati alla grata, ed il mio piede (da solo!) aveva continuato a camminare  0_o "

Ma cosa credete che alle divine delle passerelle (le modelle!) non capiti?!
Le credete perfette??
Date un'occhiata a queste immagini  ...
Pensate se capitasse a voi per strada!!!
Insomma, crederci va bene, ma fino ad un certo punto!
Il "crederci troppo" è pericoloso, anche perchè la figuraccia è sempre in agguato!
Quindi "take it easy" e rilassatevi ... non sono certo i 13/14 cm in più a rendervi "elevate" rispetto agli altri...ma soprattutto non vi rendono immuni dai capitomboli!!!


L'illustratore-artista Manuel Poggi ha raccontato con ironia ed eleganza il "concetto di calzatura" in occasione del nuovo calendario "I love Italian Shoes 2011" presentatao in questi giorni a Milano. Qui di seguito alcune immaigni.




Posso lasciarvi con un ultimo video che mi ha fatto spaccare???
La protagonista è proprio una di "quelle che ci credono davvero" .. una che qnd cammina a testa alta lo fa non accorgendosi magari del palo che ha davanti...rischiando di andarci a sbattere .. una insomma che prendereste a sberle insieme a me!!!
Beh guardate cos'è riuscita a fare, con tanta convinzione e nessun tacco!!!






Erica Trincanato

mercoledì 9 marzo 2011

WE LOVE ITALIAN SHOES


Oggi è mercoledì e scrive Alessandra

Si sa...noi donne abbiamo mille passioni: dai vestiti ai gioielli e poi i trucchi, i viaggi....ma una in particolare accomuna noi Spaghetti Girls...le scarpe!
Col tacco a spillo o con la zeppa, col plateu o raso terra, da ginnastica, stivaletti o stivali alla cavallerizza, francesine, decollet....insomma noi le amiamo tutte!!!!
Questo infatti, spiega il mio grande entusiasmo nel partecipare ad una delle fiere più importanti del settore: il Micam


Il salone internazionale si svolge nel nuovo quartiere fieristico di Rho fiera fino al 9 marzo...e quest'anno, per la prima volta, ha aderito ad un nuovo progetto: I love bloggers!
Un'idea innovativa promossa da Anci, che ha la volontà di raccontare attraverso le fotografie, gli scatti e le immagini, la comunità degli appassionati di scarpe.

Anci ha quindi deciso di invitare a questa edizione di Micam, un selezionato gruppo di bloggers italiani ed internazionali...tra cui noi di Spaghetti Fashion!

(Di seguito solo alcuni degli stand che hanno deciso di aderire al pregetto)

Erica Vanuzzo
(MARA BINI)

Francesca Pizzimenti
(BRUNO MAGLI)

Luciana Isidori
(EXPOOL)

Mirco Bldan - Massimo Baldan
 (MIRCO BALDAN)

Francesco Pagliaricci
(FABI GROUP)

Michela Coltelli - Francesco Di Lillo - Mariano Di Lillo
(F 32)

Vincente Pastor
(REBECCA SANVER-TO BE)

Luca Martini
(FRANCO MARTINI)

                            
Camille Daurel
(C.PETULA)

                             
Sergio Scatizzi
(ROBERT'S)

Alessandra Mazza

martedì 8 marzo 2011

L'OTTAVO VIZIO CAPITALE


Oggi è martedì e scrive Licia
Sulle note di “New Shoes” di Paolo Nutini. Non esiste brano più azzeccato per il post di oggi.



Amate, bramate e gelosamente conservate.
L’oggetto del desiderio per eccellenza.
Non sono mai abbastanza. Sì perché nella nostra testa non bastano mai. In particolar modo nella mia di testa.
Per me funziona così ogni dannatissima volta.
M’innamoro e le sposo. E parte la mia dichiarazione d’amore “SI LE VOGLIO”.
Mi serviva anche quell’ennesimo paio, che è simile a quello acquistato il mese precedente, ma grazie ad una serie infinita di scuse e mezzucci di bassa lega cerco di autoconvincermi del contrario. E basta poco, credetemi. M’invento qualsiasi cosa. Il discorso in terza persona è d’obbligo. Licia il tacco è completamente diverso, il pellame è fantastico, queste nonostante il tacco 15 sono comodissime, sarà come avere le ali ai piedi e poi ti slanciano e vogliamo parlare di quel colore, sembra fatto apposta per quel vestitino anni 40 che hai appena ritirato da Cavalli e Nastri. Comprale, comprale, comprale, comprale. Sono perfette. Ti servono. Devi averle.
Eccola la mia droga. La mia più grande ossessione. Il mio ottavo vizio capitale. Scarpe. Stramaledette scarpe.
E poi loro sono meglio di qualsiasi spremuta d’arancia o bicchiere di vino. Sono al tempo stesso un concentrato di vitamine ed endorfine. Capaci di cambiare le sorti anche della giornata più nera. Una strisciata di carta che dura due secondi e un quarto di stipendio e via con un sorriso smagliante.
Sono amanti passionali e fedeli confidenti.
E io vi ringrazio amiche mie.

“Io vi ringrazio, ali nei piedi

Grazie nei parchi e nei marciapiedi

Grazie nei fiumi e nelle spiagge

Io vi ringrazio, ali selvagge

Mi fate spazio, mi fate strada

Io vi ringrazio, ovunque vada

Che siate a terra, che siate in giro

Sempre vi guardo, sempre vi ammiro

Ma adesso non vi guardo più

Oppure inciampo e cado giù.”

Ahhhhhhhhhhhhhh e a me capita spesso. Bionda e distratta. Ma che ci devo fare per voi questo ed altro. I love SHOES. Vi amo tutte. Così come siete. Alte, basse, scomode, pericolanti, deliziose, strette e favolose.

In questi giorni a Milano -come ben sapete- sono le protagoniste indiscusse della città grazie al Micam. Andate a curiosare tra gli stand c’è da perdere la testa.






Licia Bonesi